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MEDITARE CON LA PITTURA

2022-06-06 11:19

Valentina Di Serio

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MEDITARE CON LA PITTURA

Ti sei mai chiesto cosa significa veramente meditare? Per fare chiarezza e semplificando molto possiamo affermare che la meditazione ha come scopo primario ...

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Ti sei mai chiesto cosa significa veramente meditare?

 

Ognuno di noi ha sicuramente un’idea generica dettata dal sentito dire comune, dalle mode o dall’esperienza personale.

 

Per fare chiarezza e semplificando molto possiamo affermare che la meditazione ha come scopo primario quello di aiutarci a ritrovare calma interiore e centratura mentale dissipando l’inarrestabile flusso continuo di pensieri e di emozioni che in ogni momento ci attraversa.

 

In seguito, e con l’esperienza personale, possiamo raggiungere vette di calma e concentrazione sempre più elevate fino ad aprire un canale diretto con la nostra interiorità e la nostra spiritualità.

 

In questo momento però vorrei soffermarmi solo sullo scopo principale della meditazione, ovvero ritrovare la calma interiore e la centratura mentale, per darti una lettura diversa e in chiave artistica della pratica meditativa.

 

Prima di tutto dobbiamo distinguere fra due tipi di meditazione: quella passiva e quella attiva.

 

La meditazione passiva è forse quella più conosciuta e più praticata: consiste generalmente nel trovare una posizione corporea statica, sostenendo la colonna vertebrale in modo autonomo e, una volta rilassato il corpo, portare l’attenzione all’interno e lavorare sul flusso mentale ed emotivo.

Questo tipo di meditazione può essere fatta in autonomia o con la guida di un maestro esperto. Spesso si pratica in gruppo ma non necessariamente.

 

La meditazione attiva è meno conosciuta ma altrettanto importante per il benessere e la crescita personale.

 

Le meditazioni attive più conosciute, quella “dinamica” e quella “Kundalini”, sono state introdotte in occidente dal maestro indiano Osho negli anni settanta.

 

Oltre a queste ricordiamo anche la pratica della meditazione camminata del maestro zen Thich Nhat Hanh.

 

Molti atleti, però, sanno benissimo che la meditazione attiva può avvenire o essere ricercata anche nelle pratiche sportive. Non è un caso infatti che camminando, correndo o nuotando con una certa frequenza e modalità, la mente entri in una fase di distacco dai pensieri e più facilmente in una vera e propria meditazione in movimento cioè attiva.

 

 

Meditare con la pittura

 

Per fare una meditazione attiva però non è sempre necessario essere un atleta o camminare per lungo tempo nel bosco.

Pochi sanno che la pittura, e più in generale il “fare arte", è una forma di meditazione attiva molto potente.

 

Infatti quando si dipinge si può entrare facilmente in uno stato di flusso mentale ed energetico nel quale:

 

  • dai spazio al rilassamento
  • attivi la concentrazione senza sforzo
  • fai una potentissima attività anti stress
  • sciogli i blocchi mentali e i pensieri ossessivi
  • scolleghi la mente dal flusso mentale
  • ti concentri solo sul momento presente
  • acquisisci sicurezza, autodeterminazione e calma

 

Questo insieme di benefici effetti sono specifici della pittura e ti assicuro che nel lungo periodo, se dipingerai quotidianamente, come un allenamento per corpo e mente, avrai dei benefici straordinari.

 

Attenzione però: non pensare che per meditare con la pittura tu debba essere necessariamente un artista o avere chissà quali abilità tecniche.

Per meditare con la pittura è sufficiente avere il desiderio di provare, di lasciarsi andare e di sperimentare con leggerezza.

Inoltre ti bastano davvero pochi strumenti artistici per un grande beneficio.

 

Per invogliarti ad iniziare questa pratica ho realizzato una guida specifica per accompagnarti, passo dopo passo e in modo semplice, nella pittura come forma di meditazione attiva.

 

Puoi scaricarla cliccando sul pulsante qui sotto. 

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Tu conosci la meditazione attiva? l'hai mai provata?

Hai un modo tutto tuo di viverla? 

 

Raccontamelo nei commenti, sono sempre curiosa di conoscere le vostre esperienze.

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