Oggi vorrei farti riflettere sui ruoli che interpretiamo nella nostra vita: il nostro modo naturale di stare al mondo ma che spesso può diventare un ostacolo. Quante volte mentre dicevi qualcosa hai avuto la sensazione di dirlo recitando a memoria come se stessi interpretando un copione già scritto?
Quante volte ti sei sentito stretto in una dimensione lavorativa o famigliare che non ti rappresenta e che non ti lascia libero di vivere
come vorresti?
Quando nasciamo siamo liberi, o per meglio dire ancora liberi, di essere ciò che realmente siamo: pura energia creatrice. Nella nostra infanzia, siamo liberi di essere ed esprimere ciò che vogliamo. L'interpretazione dei ruoli arriva un po' più tardi mentre cresciamo e lo assorbiamo lentamente senza accorgercene.
L'asseganzione dei ruoli
Una volta diventati adulti ci ritroviamo al centro del teatro della nostra vita cercando di interpretare al meglio i ruoli che ci sono stati affidati o che abbiamo deciso liberamente di interpretare. Possiamo così assumere e vivere diversi ruoli. Come per esempio:
- figlio/a (questo non ce lo toglie nessuno, è uno ruolo di default ;- ) )
- fratello/sorella (a seconda dei casi e non per tutti)
- fidanzato/a marito/moglie genitore (per incidente o per libera scelta e non per tutti)
- nonno/a (amiamo tanto i nostri nipoti)
- dipendente (magari lavoriamo per qualcuno)
- dirigente (abbiamo un'azienda e delle persone che lavorano per noi)
- libero professionista (lavoriamo per noi stessi ma alla fine sempre per i nostri clienti
- ecc. (medico, operaio, casalinga, avvocato, commercialista, disoccupato e tanti altri ancora)
Questo piccolo elenco, sicuramente non esaustivo, ti dà un'idea di quanti ruoli, volenti o nolenti, assumiamo durante la nostra vita. Questa interpretazione non è un crimine di per sé fino a quando non ci identifichiamo completamente con uno o più di questi ruoli. Ci identifichiamo talmente tanto in ciò che facciamo, in ciò che crediamo di essere e a come gli altri ci vedono e ci percepiscono che ci dimentichiamo completamente di chi siamo in realtà: libera energia creatrice.
Esimersi dal gioco della vita e dal suo "teatro" non è possibile e forse non è necessario. Ciò che ritengo necessario e che propongo con ArtEnergy® è aiutarti a ricordare e sperimentare di tanto intanto "chi sei veramente".
Come? Come puoi farlo in modo dolce ma efficace? Riportando la tua consapevolezza all'interno di te e lasciando i tuoi ruoli fuori dalla porta.
Come uscire dai ruoli
Voglio consigliarti un piccolo esercizio che se ripetuto per almeno 7 giorni può darti molti benefici.
Lo scopo di questo esercizio non è quello di astrarti in un mondo utopico di un'altra dimensione, né quello di fuggire dalla tua vita o dalle responsabilità che hai nei confronti di te stesso, del tuo lavoro o degli altri. Lo scopo dell'esercizio è di riportarti in contatto con la tua vera essenza e di osservare te stesso come libera energia creativa anche solo per poco tempo, ogni giorno.
Ecco come fare:
- Decidi il momento migliore per poterti prendere 20 minuti ogni giorno nei quali sei sicuro che non sarai disturbato da niente e da nessuno. Venti minuti nei quali non hai compiti pressanti o scadenze e puoi essere rilassato.
- Sistema lo spazio intorno a te: silenzia il telefono e se hai un computer nella stanza tienilo spento in modo che le notifiche non ti disturbino.
- All'interno di questo spazio-tempo, decidi di essere ma soprattutto di fare qualcosa di creativo che generalmente non fai o che non faresti mai durante i tuoi ruoli standard. Trasforma in azione qualsiasi cosa sorga dentro di te che ti dia piacere e gioia. Potrebbe essere scrivere un romanzo, fotografare in still life, disegnare, leggere, dipingere, danzare, cantare, cucinare o decorare il legno: la tua intuizione ti guiderà verso la cosa più adatta a te.
- Sentiti libero di esplorare e creare qualsiasi cosa, senza giudicarti incapace e senza auto-valutazioni distruttive.
Questo esercizio ti permette di riprendere fiato dietro le quinte della scena della tua vita. Quando tornerai ad interpretare i tuoi ruoli sarai meno coinvolto in essi e non ti lascerai più identificare inconsapevolmente.
Per tornare alla nostra vera Essenza questa pratica è fondamentale. Abbiamo tutti bisogno di contattare e valorizzare la nostra creatività, ma per farlo dobbiamo dare spazio alla sua espressione che normalmente viene repressa o soffocata dalle incombenze dei ruoli inconsapevolmente assunti nella nostra vita.
Cose da fare, doveri da assolvere, giudizi e pregiudizi sulle nostre capacità o peggio ancora su ciò che è giusto o meno fare sono grandi ostacoli al dialogo costante che dovremmo avere con i veri NOI STESSI.
Perciò da domani si comincia! Solo 20 minuti al giorno...
E se i tuoi ruoli ti ostacolano o ti boicottano puoi sempre fare un lavoro con me nel corso ArtEnergy® "IL NUOVO ME".